Pensieri bui,
pensieri grigi,
rinchiusi in
questa cassa.
Niente chiave
che la possa aprire,
forzarla è
l’unico modo.
Ricavare un
piccolo spiraglio di luce,
da una fessura;
utilizzarlo per
rischiarire questi spazzi,
ormai stretti,
quasi
soffocanti,
rinfrescare
l’aria ormai satura
con uno spiffero
di raffinata
briosità esterna.
La cecità del
pessimismo
aleggia qui
attorno;
l’enfasi di un
tempo
si è ormai quasi
spenta.
Lo scorrere del
tempo inesorabile va,
agonizzante
verso il definitivo tramonto.
Che sia forse tu
speranza,
con il tuo tocco
delicato,
l’unica in grado
di riportarmi
la chiara aurea
della felicità.
Tremona, 29
settembre 2009 |
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